Regolamento di Cassa forense in ausilio dei professionisti in difficoltà

Pubblicato il 04 febbraio 2014 Le misure contenute nel Regolamento della Cassa forense, approvato il 31 gennaio 2014 da parte del Comitato dei delegati ed ora trasmesso ai ministeri vigilanti per la relativa approvazione, sono state accolte piuttosto favorevolmente dalle varie associazioni forensi. Sul punto, il presidente di Cassa forense, Nunzio Luciano, ha precisato “siamo soddisfatti di aver approvato il regolamento entro i termini previsti dalla legge e rispettando le aspettative di migliaia di avvocati che ci chiedevano con urgenza risposte concrete”.

Grazie alla flessibilità che lo contraddistingue” - continua Luciano - “il regolamento offre ai professionisti in difficoltà una speranza per il presente e per il futuro. Ciò vale sia per i 50 mila che la nuova legge forense obbliga all'iscrizione alla Cassa sia per i 37 mila legali già iscritti ma che oggi non hanno redditi sufficienti per assolvere agli obblighi previdenziali”.

In merito, l'Organismo unitario dell'avvocatura ha riconosciuto alla Cassa forense “uno sforzo nella direzione dell'equità” mentre l'Associazione nazionale dei giovani avvocati si è detta molto soddisfatta del nuovo testo, a cominciare dalle riduzioni per tutti senza sbarramenti di età, alla sospensione del pagamento per un anno in caso di difficoltà a esercitare, alla sospensione delle sanzioni fino al 31 dicembre 2015.  

L'Associazione nazionale forense, per contro, ritiene che il regolamento, di fatto, introduca “considerevoli disparità di trattamento tra avvocati che hanno il medesimo percorso professionale, premiando chi, sinora è rimasto fuori dall'ente e punendo chi, anche a costo di grandi sacrifici, è entrato ed è rimasto”.

Si precisa che i punti salienti del Regolamento concernono la previsione di una contribuzione minima dimezzata in favore degli avvocati che, a prescindere dall'età, non raggiungono le 10.300 euro annue, con facoltà di integrare i propri versamenti nell'arco dei primi otto anni di iscrizione alla Cassa; prevista anche la possibilità di un anno di esonero dalla contribuzione nei casi di eccezionale e documentata difficoltà.
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