Il Decreto legge n. 39/2024 (cosiddetto Decreto Agevolazioni fiscali) ha spostato al 31 maggio 2024 il termine per beneficiare del ravvedimento operoso speciale, introdotto in via eccezionale dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197/2022).
In generale, l’Istituto consente di sanare le cosiddette dichiarazioni “infedeli” relative sia al periodo d’imposta 2022 (modelli presentati nel 2023) sia a quelli precedenti, cioè dal 2021 in avanti, purché le violazioni non siano state già formalmente contestate dall’Amministrazione finanziaria.
La conferma della riapertura dei termini del ravvedimento operoso speciale è stata particolarmente apprezzata dai dottori commercialisti, che hanno visto così accolta una loro istanza avanzata al MEF, che consentirà ai contribuenti di regolarizzare le violazioni tributarie diverse dagli omessi versamenti e dalle omesse dichiarazioni anche per anni precedenti al 2022.
Nella Guida che segue si esaminerà l’istituto del ravvedimento operoso speciale, partendo dalla evoluzione delle modifiche normative, fino all’analisi delle procedure, dei termini di pagamento e delle opzioni di rateizzazione.
L’istituto del ravvedimento speciale è una procedura amministrativa importante per i contribuenti che desiderano regolarizzare violazioni tributarie come ritardi o omissioni nei pagamenti dovuti. La sua rilevanza è aumentata con l'introduzione di nuove disposizioni legislative, quali: il Decreto legge n. 39 del 29 marzo 2024 e le modifiche apportate dalla Legge n. 197 del 29 dicembre 2022, cosiddetta Legge di Bilancio 2023.
Queste normative mirano a semplificare le precedenti procedure e offrire nuove opportunità di conformità fiscale, adeguandosi alle esigenze dei contribuenti e alle dinamiche economiche attuali.
Il DL n. 39/2024 e il Decreto Milleproroghe 2024 hanno introdotto modifiche significative che impattano direttamente il regime di ravvedimento speciale. Queste norme sono state progettate per aggiornare e ottimizzare la gestione delle irregolarità fiscali, fornendo così nuove possibilità e condizioni per i contribuenti. Vediamo cosa è accaduto da un punto di vista normativo in questi ultimi due anni.
Inizialmente è stata la Legge di Bilancio 2023 ad introdurre specifiche modifiche ai termini e alle condizioni del ravvedimento speciale, con l'obiettivo di facilitare una maggiore aderenza fiscale e ridurre il carico sanzionatorio in situazioni di irregolarità minore. Le modifiche principali includono:
Il Decreto Milleproroghe converito dalla Legge n. 18/2024 (Dl n. 215/2023) ha, poi, esteso la possibilità di utilizzare il ravvedimento speciale per le violazioni riguardanti le dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2022. Nello specifico, ha introdotto la possibilità di rateizzare il dovuto in 4 rate trimestrali, con prima rata il 31 marzo 2024 e successive il 30 giugno 2024, il 30 settembre 2024 e il 20 dicembre 2024.
Tuttavia, proprio il Milleproroghe 2024 ha causato molti dubbi ai contribuenti, in quanto dalla lettura della norma appare evidente che la riapertura dei termini vale per il periodo d’imposta 2022, ma non è altrettanto chiaro il riferimento ai precedenti periodi d’imposta.
Di qui, la necessità di una specificazione legislativa che è giunta con il Decreto Agevolazioni fiscali. Tale norma, infatti, sancisce che è prorogata al 31 maggio 2024 la data entro la quale porre in essere i versamenti della prima o dell’unica rata dovuta. Ciò vale per tutti i periodi d’imposta.
Inoltre, per incentivare ulteriormente la compliance, il Decreto Agevolazioni fiscali - oltre a riaprire i termini per il ravvedimento speciale - ha introdotto specifiche riduzioni delle sanzioni e ha previsto termini estesi per il pagamento, rendendo il processo meno oneroso e più accessibile. Tali modifiche riflettono un approccio più comprensivo verso le difficoltà finanziarie che i contribuenti possono affrontare, specialmente in un contesto economico incerto.
Grazie al meccanismo del ravvedimento speciale, dunque, ai contribuenti è consentito di correggere eventuali errori o omissioni nelle dichiarazioni fiscali precedentemente presentate, beneficiando di una riduzione delle sanzioni che sarebbero altrimenti applicate.
L’istituto previsto dal sistema fiscale italiano è concepito proprio per incoraggiare i contribuenti a mettersi in regola con il Fisco, offrendo allo stesso tempo dei benefici per ridurre l'entità della penalità finanziaria e concedendo opzioni di pagamento più gestibili.
Nella Tabella che segue vengono riassunti i due elementi fondamentali di tale meccanismo.
Elemento |
Descrizione |
Sanzioni per omesso versamento |
Le sanzioni applicate per il mancato pagamento delle imposte nei tempi previsti sono significativamente ridotte se il contribuente adotta il ravvedimento speciale. Questo dimostra la volontà del contribuente di correggere proattivamente gli errori. |
Opzioni di pagamento |
Il contribuente ha la possibilità di scegliere tra il pagamento immediato del debito o una rateizzazione. Questo offre maggiore flessibilità finanziaria e aiuta a gestire meglio il pagamento dei debiti fiscali. |
Alla luce della normativa suddetta, il termine ultimo per il pagamento e la rimozione delle irregolarità attraverso il ravvedimento speciale è fissato alla data del 31 maggio 2024.
Tale data, dunque, coinvolgendo indistintamente:
Le sanzioni e gli interessi nel contesto del ravvedimento speciale sono calcolati in base alla gravità e alla durata dell'infrazione:
NOTA BENE: Il sistema è progettato per essere meno punitivo di quello ordinario, promuovendo una soluzione equa e incentivante la regolarizzazione volontaria.
Per quanto riguarda il pagamento dei tributi non versati o versati in ritardo, il ravvedimento speciale offre diverse opzioni:
Lo scenario possibile è il seguente.
Chi accede al nuovo ravvedimento speciale per il 2022 potrà pagare quanto dovuto in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2024 oppure in 4 rate nelle seguenti date:
I contribuenti che rientrano nel ravvedimento speciale originario, quello introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 che riguardava esclusivamente il 2021 e gli anni precedenti, potrà pagare le prime 5 rate tutte entro il 31 maggio 2024 e le successive nelle seguenti date:
Il ravvedimento speciale rappresenta una possibilità di regolarizzazione per i contribuenti che hanno commesso errori o omissioni in dichiarazioni precedenti. Particolare attenzione viene data ai casi di dichiarazioni infedeli, irregolarità dichiarative, e ravvedimento per periodi precedenti.
Le irregolarità dichiarative possono derivare da errori involontari o mancanze nella documentazione delle dichiarazioni fiscali.
Per gestirle efficacemente attraverso il ravvedimento speciale, è consigliabile:
Questo processo aiuta a minimizzare le sanzioni e a chiarire la posizione fiscale del contribuente.
Il ravvedimento speciale per periodi precedenti e il mancato pagamento delle rate richiedono una gestione attenta:
A completamento della nostra guida sul Ravvedimento speciale si riportano di seguiti alcune FAQ.
Numero FAQ | Domanda | Risposta |
---|---|---|
1 | Cosa è il ravvedimento speciale? | Il ravvedimento speciale è una procedura che consente ai contribuenti di regolarizzare spontaneamente le violazioni tributarie, come ritardi o omissioni nei pagamenti o errori nelle dichiarazioni, beneficiando di sanzioni ridotte. |
2 | Come si calcolano le sanzioni ridotte nel ravvedimento speciale? | Le sanzioni ridotte sono calcolate in percentuale rispetto alle sanzioni standard, variando in base al tempo trascorso dalla scadenza originale fino alla data di regolarizzazione. Generalmente, più rapida è la regolarizzazione, minore è la sanzione applicata. |
3 | Quali sono le procedure di rateizzazione nel ravvedimento speciale? | I contribuenti possono optare per la rateizzazione del pagamento delle somme dovute. La procedura prevede una richiesta di rateizzazione all'Agenzia delle Entrate, specificando il numero di rate desiderato e le proprie capacità di pagamento. Le condizioni possono variare in base alla situazione individuale e alla normativa vigente. |
4 | Come si procede in caso di errori nelle dichiarazioni passate attraverso il ravvedimento speciale? | Per correggere errori o omissioni passate, il contribuente deve: 1. Rivedere le dichiarazioni precedenti per identificare gli errori. 2. Calcolare l'imposta supplementare dovuta, inclusi interessi e sanzioni ridotte. 3. Presentare una dichiarazione integrativa o correttiva all'Agenzia delle Entrate. 4. Pagare le somme dovute secondo le modalità prescritte dal ravvedimento. |
5 | Esistono limiti temporali per avvalersi del ravvedimento speciale? | Il ravvedimento speciale deve essere esercitato entro termini specifici che variano in base al tipo di violazione. Generalmente, è possibile fino a quando l'ente impositore non ha iniziato attività di accertamento o controlli. È consigliabile consultare un consulente fiscale o l'Agenzia delle Entrate per dettagli sui tempi applicabili. |
6 | Il ravvedimento speciale è applicabile a tutti i tipi di tributi? | Il ravvedimento speciale si applica alla maggior parte dei tributi amministrati dall'Agenzia delle Entrate, inclusi IRPEF, IRES, IVA. |
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