Querelle sull’asseverazione

Pubblicato il 30 giugno 2009 La Manovra d’estate ha previsto che per le richieste di compensazione dei crediti Iva superiori ai 10mila euro annui è necessario il visto di conformità di commercialisti, consulenti del lavoro o degli organi di controllo. L’esclusione dei tributaristi da tale funzione ha sollevato proteste da parte degli stessi, che si dicono contrariati per l’esclusione e preoccupati per l’aggiunta di un costo per le imprese. In merito il presidente del Cncdec, Siciliotti, ha dichiarato che “quando una prestazione non è di consulenza privata, ma imposta per legge a tutela dell’interesse pubblico, è inevitabile che possa essere resa solo da quei professionisti che quello stesso stato riconosce per legge come tali”. Dello stesso parere la presidente dei consulenti del lavoro e del Cup nazionale, Marina Calderone, che sottolinea il fatto che i soggetti individuati dalla legge sono tutti iscritti a degli ordini, ossia hanno i requisiti formativi e deontologici che solo un professionista ordinistico può dare.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Processo civile: il correttivo alla Riforma Cartabia entra in vigore

25/11/2024

Testo unico rinnovabili 2024: novità e semplificazioni per l’energia verde in Italia

25/11/2024

Misura Marchi +2024, un giorno per la domanda

25/11/2024

Buoni pasto: tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti

25/11/2024

Diritto di critica nell'ambito del rapporto di lavoro: entro quali limiti?

25/11/2024

Decreto flussi: alle Corti d'appello la convalida di trattenimento dei migranti

25/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy