La Ctr di Roma - sentenza n. 115/08/05 - enuncia il principio in virtù del quale la scelta di una società di non escutere gli interessi moratori da società clienti che appartengono al medesimo gruppo, può essere censurata dal Fisco, che, in virtù dell'antieconomicità del comportamento, può imputare come ricavi non contabilizzati gl'interessi attivi maturati sui crediti vantati dalla società contribuente verso le società clienti.
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