Qualifiche Ue sulle spine
Pubblicato il 13 giugno 2009
A seguito del recepimento in Italia della direttiva qualifiche (36/2005/CE), il nostro ordinamento deve fare i conti con il Dlgs 206/2007, che si presta a diverse interpretazioni soprattutto con riferimento alle associazioni professionali. Questa situazione alimenta, ormai da tempo, una diatriba tra gli ordini e le varie rappresentanze di professionisti non iscritti ad un Albo. A tal proposito, si deve ricordare che è in corso una procedura di accreditamento presso le piattaforme europee sulle professioni. Il presidente dei commercialisti, Claudio Siciliotti, si dice pronto a farsi promotore della revisione e correzione del Dlgs 206/2007 nella parte non aderente alla direttiva comunitaria, rimanendo a disposizione anche per il veloce recepimento della direttiva servizi (entro dicembre 2009). Scopo dell’impegno è quello di evitare di confondere le professioni ordinistiche, regolamentate dall’ordinamento giuridico italiano, e le associazioni professionali prive di qualsiasi riconoscimento pubblico.