Con il comunicato stampa del 16 luglio 2024, l’Inps rende nota la pubblicazione dell’Osservatorio statistico sull’Assegno Unico e Universale (AUU), che riporta anche i dati relativi ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC).
Va ricordato che l'Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di supporto economico per le famiglie, introdotta il 1° marzo 2022, e destinata a ogni figlio a carico fino ai 21 anni di età, nel rispetto delle condizioni stabilite, e senza limiti di età per i figli disabili.
L'AUU è detto unico perché semplifica e rafforza gli aiuti per la genitorialità e la natalità, ed è universale perché assicura un contributo minimo a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dall'ISEE o con un ISEE superiore al limite stabilito.
Questa prestazione è definita “proattiva” poiché, alla nascita di un figlio, l’Inps invia una e-mail ai genitori che hanno dato il consenso a ricevere comunicazioni proattive, invitandoli a richiedere l'assegno o ad integrarlo se già percepito per altri figli a carico.
L'Osservatorio Statistico ha pubblicato i dati sui beneficiari della misura e sui valori economici della stessa, analizzando il periodo di erogazione da marzo 2022 a maggio 2024.
Nei primi cinque mesi del 2024, l'Inps ha distribuito 8,1 miliardi di euro a 6,2 milioni di famiglie italiane, per un totale di 9,8 milioni di figli a fronte dei 18,1 miliardi di euro distribuiti nel 2023 e ai 13,2 miliardi nel 2022.
A maggio 2024, hanno ricevuto l’Assegno unico e universale 5.966.107 nuclei familiari, coprendo 9.460.811 figli. L’importo medio riconosciuto per figlio nel mese di maggio, ivi inclusi gli aumenti applicabili, è di circa 167 euro, con variazione da 56 euro (per chi non presenta l’ISEE o supera la soglia massima), fino a 224 euro (per la classe di ISEE più bassa).
Altresì, è possibile consultare online nella pagina degli Osservatori statistici i dati dei nuclei e i figli beneficiari di AUU a domanda nell’anno.
Per il mese di luglio i pagamenti saranno effettuati nelle giornate del 17, 18 e 19. Queste date sono state concordate dall’Inps in collaborazione con la Banca d’Italia per garantire puntualità e supporto alle famiglie beneficiarie.
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