Con comunicato del 10 ottobre 2018, il Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi di Maio, si è impegnato a sostenere la proroga dell’opzione donna nella prossima Legge di Bilancio ed a tal proposito ha dato mandato ai tecnici del Ministero di mettersi a lavoro su questo dossier.
La proroga, tuttavia, sarebbe accompagnata dalla modifica sui requisiti di accesso.
Orietta Armiliato, fondatrice e referente del Comitato Opzione donna Social, ha evidenziato che per accedere all’opzione donna saranno necessari 58 anni più 7 mesi per le lavoratrici dipendenti e 59 anni più 7 mesi per le lavoratrici autonome, e non più 57 anni e 7 mesi e 58 anni e 7 mesi come attualmente prevede la legge e, quindi, resteranno escluse tutte le donne nate dall’1 giugno in poi.
Restano, invece, invariati i 35 anni di contribuzione e questa è una buona notizia in quanto per accedere alla “Quota 100” occorreranno 38 anni di contribuzione, un numero – per la Armilliati – “distante da quello che le donne, a causa del noto problema che le contraddistingue ovvero carriere discontinue, faticano a raggiungere”.
Ad ogni modo, si attende di leggere la formulazione delle norme sulle pensioni che saranno inserite nella Legge di Bilancio.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".