E' stato attivato con decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il Fondo destinato a supportare il significativo progetto europeo noto come "Idrogeno 3" o "IPCEI Hy2Infra", parte della strategia europea per lo sviluppo della catena del valore dell'idrogeno.
Questa iniziativa segue la Decisione della Commissione Europea del 15 febbraio 2024, che ha approvato le proposte di aiuti di Stato presentate da sette paesi europei, per un totale di 6,9 miliardi di euro.
Con decreto direttoriale Mimit del 14 ottobre 2024 sono state comunicate le date di apertura del bando.
La Decisione della Commissione europea C(2024) 1053 final del 15 febbraio 2024 rappresenta un passo significativo nel supporto allo sviluppo delle infrastrutture per l'energia pulita in Europa. Questo documento autorizza gli aiuti di Stato da parte di sette Paesi membri (Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia) per il sostegno al terzo progetto di comune interesse europeo (IPCEI) sulle innovazioni applicative per l'Idrogeno, chiamato "IPCEI Hy2Infra" o "IPCEI Idrogeno 3".
NOTA BENE: Il focus di questo IPCEI è sugli investimenti infrastrutturali per potenziare la catena del valore dell'Idrogeno, inclusa la produzione di idrogeno rinnovabile tramite elettrolizzatori, la realizzazione di nuove reti di trasporto e distribuzione, lo sviluppo di impianti di stoccaggio di larga scala, e la costruzione di infrastrutture portuali per la gestione dell'idrogeno liquido organico.
L'iniziativa prevede una significativa dotazione finanziaria, con aiuti autorizzati che ammontano a 6,9 miliardi di euro fino al 2029, e coinvolge trentadue imprese partecipanti direttamente, oltre a numerosi altri soggetti coinvolti in maniera indiretta.
NOTA BENE: La quota parte spettante all’Italia dei 6,9 miliardi messi a disposizione dalla Commissione UE, ammonta ad un miliardo di euro.
In Italia, le imprese ammissibili alle agevolazioni sono state selezionate attraverso una manifestazione d'interesse seguita da una notifica formale. La gestione e l'attuazione di questo progetto sono dettagliate in vari decreti e comunicazioni nazionali, che stabiliscono i criteri e le condizioni per l'accesso e l'erogazione delle agevolazioni, assicurando che i progetti rispettino le normative e le aspettative sia nazionali che europee. La Direzione generale incentivi alle imprese fornisce ulteriori dettagli operativi e gestisce le variazioni nei progetti dovute a operazioni straordinarie degli assetti aziendali.
Questo ampio sforzo collaborativo non solo mira a rafforzare la rete infrastrutturale per l'idrogeno in Europa, ma contribuisce anche agli obiettivi più ampi di transizione energetica verso fonti rinnovabili e sostenibili.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato, tramite la pubblicazione del decreto ministeriale del 3 luglio 2024, l'attivazione del Fondo IPCEI dedicato a supportare l'implementazione dell'"Importante Progetto di Comune Interesse Europeo" noto come Idrogeno 3.
Questo progetto si inserisce all'interno della strategia europea per valorizzare la catena dell'idrogeno.
Il decreto, emanato conformemente all'articolo 1, comma 232, della Legge 160/2019, stabilisce le procedure e le finalità del fondo, già delineate nel decreto ministeriale del 21 aprile 2021, per promuovere lo sviluppo e la realizzazione di infrastrutture cruciali nell'ambito dell'energia pulita.
Le risorse finanziarie del Fondo IPCEI Idrogeno 3, sono destinate all'erogazione di contributi alle imprese italiane coinvolte nella realizzazione dei progetti di sviluppo di una rete europea per l’idrogeno, con particolare attenzione agli investimenti in infrastrutture.
I beneficiari delle agevolazioni per il sostegno ai progetti legati all'idrogeno devono soddisfare specifici criteri stabiliti dall'articolo 3 del Decreto interministeriale del 21 aprile 2021. Per essere ammissibili, le imprese devono essere:
Inoltre, non possono beneficiare delle agevolazioni quei soggetti i cui legali rappresentanti o amministratori, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, siano stati condannati per reati che precluderebbero la partecipazione a procedure di appalto o concessione di servizi e forniture, o nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva prevista dall'articolo 9, comma 2, lettera d), del D.lgs. 231/2001 e successive modifiche e integrazioni.
Le istanze di partecipazione devono essere presentate entro i termini stabiliti dalla Direzione Generale per incentivi alle imprese del MIMIT, che aprirà i termini per la presentazione mediante un provvedimento di attuazione entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto ministeriale.
L’intervento agevolativo è attuato dalla DGIAI.
I costi che possono essere sostenuti per il progetto includono:
NOTA BENE: Nelle Faq Mimit del 16 ottobre 2024 viene chiarito che eventuali modifiche e rimodulazioni al piano dei costi devono essere adeguatamente rappresentate, in sede di monitoraggio annuale, nei rispettivi Company Reports e/o nello Chapeau Report, secondo necessità, in cui il beneficiario dichiara che ogni modifica progettuale intervenuta non altera in alcun modo l’architettura e la coerenza del progetto integrato europeo (vale a dire, il documento Chapeau).
Per accedere alle agevolazioni del progetto "Idrogeno 3" i soggetti interessati e in possesso dei requisiti richiesti possono presentare apposita istanza al Ministero delle Imprese, a partire dal 12 novembre 2024 e non oltre il 14 gennaio 2025. Lo ha comunicato il decreto direttoriale del 14 ottobre 2024.
Le domande devono essere presentate digitalmente dal legale rappresentante o un procuratore speciale e includere documentazione specifica come il portfolio del progetto, la scheda tecnica, e la dichiarazione antimafia.
ATTENZIONE: Nelle Faq del Mimit circa l’agevolazione in parola, rilasciate il 16 ottobre 2024, viene specificato che possono presentare domanda unicamente i soggetti ammessi al sostegno delle autorità italiane in esito alla manifestazione d’interesse.
Nello specifico, le istanze di accesso alle agevolazioni devono essere corredate della seguente documentazione:
a) project portfolio approvato;
b) scheda tecnica, comprensiva della sintesi numerica degli importi di progetto;
c) dichiarazione in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica di cui all’art. 85 del d.lgs. 159/2011;
d) indicazione del soggetto a cui sono assegnati i poteri di firma per la sottoscrizione del decreto di concessione.
ATTENZIONE: Dalle Faq Mimit pubblicate il 16 ottobre 2024, si evince che il Project Portfolio da presentare a corredo della domanda di agevolazione deve essere conforme al documento di progetto approvato in sede di selezione delle iniziative e notifica alla Commissione Europea
Una volta ricevute, la DGIAI valuta formalmente l'ammissibilità delle istanze entro 90 giorni, verificando la completezza e la correttezza dei documenti e dei requisiti. In caso di necessità, possono essere richieste informazioni aggiuntive entro 30 giorni.
Se l'istruttoria è positiva, si procede con la registrazione degli aiuti e l'emissione del decreto di concessione, che deve essere firmato dal beneficiario entro 10 giorni.
In caso di esito negativo, il Ministero comunicherà i motivi del rifiuto. Dettagli aggiuntivi e la modulistica sono definiti in un Provvedimento di attuazione.
Le agevolazioni economiche del progetto sono concesse seguendo una procedura dettagliata di documentazione e rendicontazione delle spese. I beneficiari devono presentare richieste di erogazione delle agevolazioni, complete di tutta la documentazione amministrativa e contabile necessaria per giustificare le spese sostenute o i costi maturati, nel caso di adozione di opzioni semplificate per la gestione dei costi come previsto da specifiche disposizioni.
Queste richieste, preparate secondo i modelli forniti dal Provvedimento di attuazione, devono essere firmate dal legale rappresentante o da un procuratore speciale del beneficiario e inviate alla DGIAI entro i termini e seguendo le modalità descritte nel Provvedimento di attuazione stesso, che stabilisce anche i criteri di dettaglio per l’ammissione, la determinazione e la rendicontazione delle spese e dei costi ammissibili.
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