Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2022, pubblicato il 15 aprile 2022 in Gazzetta Ufficiale, ha disciplinato la protezione temporanea in Italia in favore dei cittadini ucraini fuggiti dal proprio paese a seguito dell’invasione russa.
La misura in questione è rivolta ai:
Ai predetti soggetti verrà rilasciato un permesso di soggiorno dalla durata di un anno, prorogabile per un ulteriore anno, attraverso il quale sarà possibile iscriversi al Sistema Sanitario Nazionale ed accedere al lavoro, allo studio e alle misure assistenziali di accoglienza.
A tal proposito, il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha aggiornato le FAQ visionabili sul Portale Integrazione Migranti, con riferimento alle domande più frequenti sull’accesso al mercato del lavoro per i richiedenti e titolari della protezione temporanea.
Le FAQ forniscono chiarimenti in merito:
A partire dalla prestazione della domanda di protezione temporanea, il soggetto potrà accedere al mercato del lavoro, anche qualora non sia stato ancora rilasciato il permesso di soggiorno.
Pertanto, è sufficiente aver presentato l’istanza nonché essere in possesso della relativa ricevuta.
Resta invariata la procedura di assunzione dei lavoratori. I datori di lavoro che intendono assumere i lavoratori in possesso del permesso di soggiorno per protezione temporanea o della ricevuta della richiesta del permesso per protezione temporanea dovranno:
Per i lavoratori in attesa di rilascio del permesso di soggiorno, si specifica che nella voce del modello UNILAV del titolo di soggiorno bisognerà indicare “in attesa di permesso”.
Nei casi di rimpatrio forzato, il datore di lavoro è obbligato al pagamento delle spese per l’eventuale ritorno nel proprio Paese e all’indicazione della sistemazione alloggiativa.
Il cittadino ucraino potrà iscriversi gratuitamente al Centro per l’Impiego a condizione che sia in possesso del permesso di soggiorno o la ricevuta della richiesta del permesso di soggiorno e previa compilazione della DID (dichiarazione di immediata disponibilità allo svolgimento lavorativo).
I cittadini Ucraini che arrivano in Italia potranno accedere al sistema educativo per i minori, a corsi di formazione professionale ovvero tirocini nelle imprese.
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