Professionisti senza cassa: riesame delle domande di ISCRO

Pubblicato il 23 settembre 2021

Una possibilità in più per chi si è visto respingere la domanda di ISCRO, l'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa rivolta agli iscritti alla Gestione Separata dell’INPS che esercitano, per professione abituale, attività di lavoro autonomo.

L'INPS, con il messaggio n. 3180 del 22 settembre 2021, ha infatti spiegato come e quando presentare domanda di riesame.

Il citato documento di prassi fa seguito alle istruzioni operative diramate con la circolare n. 94 del 30 giugno 2021.

Cosa è l'ISCRO

Introdotta dall'articolo 1, commi 386-400, legge di Bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178), in via sperimentale per il triennio 2021-2023 e come misura ponte nelle more della riforma degli ammortizzatori sociali, l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) è destinata ai liberi professionisti, compresi i partecipanti agli studi associati o società semplici, iscritti alla Gestione separata INPS, che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo connesso all’esercizio di arti e professioni.

La prestazione ISCRO, pari al 25%, su base semestrale, dell'ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall'Agenzia delle Entrate e già trasmesso all’INPS alla data di presentazione della domanda, non può essere di importo mensile inferiore a 250 euro e non può superare l’importo mensile di 800 euro.

ISCRO può essere richiesta una sola volta nel triennio 2021-2023, viene erogata per 6 mensilità e spetta a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda. Infine, è esentasse.

L’erogazione della indennità va accompagnata dalla partecipazione, da parte dei beneficiari della prestazione, a percorsi di aggiornamento professionale.

La misura è finanziata con un aumento dell’aliquota contributiva (articolo 59, comma 16, della legge n. 449/1997), pari a 0,26% per l’anno 2021 e pari al 0,51% per l’anno 2022 e per l’anno 2023 a carico dei lavoratori autonomi, che esercitano per professione abituale le attività di lavoro autonomo, iscritti alla Gestione separata e non assicurati ad altre Gestioni di previdenza, né pensionati (INPS, circolare n. 12 del 5 febbraio 2021).

Domande e riesame

L'INPS ha reso disponibile il servizio online per la presentazione della domanda  dallo scorso 1° luglio e la domanda va presentata all'INPS entro il 31 ottobre di ciascuno degli anni interessati.

Sulle domande già pervenute l'Istituto ha avviato le opportune modifiche rilasciando gli esiti della domanda con le relative motivazioni nella sezione del sito denominata “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”, alla voce “Le mie ultime domande”.

I controlli automatici avviati in modo centralizzato sui requisiti, sulle incompatibilità e incumulabilità hanno consentito di rilevare alcune anomalie che hanno determinato il rigetto della domanda.  Le anomalie riscontrate sono state riportate dall'Istituto nell'allegato al messaggio n. 3180 del 22 settembre 2021 insieme all'indicazione della documentazione richiesta per l'eventuale riesame.

Il termine per proporre riesame è di 20 giorni dal 22 settembre 2021 (data di pubblicazione del messaggio) ovvero dalla notifica del provvedimento di reiezione se successiva.  Il termine non è perentorio.

Trascorso tale termine la domanda si intende definitivamente respinta, fatta salva la possibilità di proporre ricorso amministrativo.

Anomalie riscontrate

Ma vediamo di capire quali sono state le motivazioni di rigetto delle domande di ISCRO. L'INPS ha contestato:

Come presentare istanza di riesame

Il libero professionista interessato a proporre istanza di riesame può farlo accedendo alla stessa sezione del sito INPS, in cui è stata presentata la domanda, denominata “Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO)”.

Nella sezione “Le mie ultime domande” è presente la domanda di indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa con il riepilogo delle informazioni principali e il tasto “Richiedi riesame” .

La funzionalità che consente di richiedere il riesame è accessibile anche visualizzando i dettagli della domanda a partire dalla sezione “Le mie richieste”.

Il libero professionista è tenuto a esporre le motivazioni che hanno portato alla richiesta di riesame e/o di riportare altre informazioni di rilievo e allegare l’eventuale documentazione a supporto delle motivazioni addotte.

La richiesta è trasmessa cliccando sul pulsante “Presenta richiesta di riesame” e sarà possibile accedere alla ricevuta con il numero di protocollo.

Nei dettagli della domanda è possibile visualizzare i dati trasmessi, accedere ai motivi di reiezione della domanda, monitorare lo stato di lavorazione della domanda di riesame, scaricare tutte le ricevute e i provvedimenti e monitorare lo stato degli eventuali pagamenti.

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