Le elezioni politiche sono ormai vicine e l’interrogativo comune della maggior parte dei professionisti italiani è se con l’avvio della nuova legislatura si potrà sperare nella tanto attesa riforma delle libere professioni. Questi ultimi cinque anni sono trascorsi con un nulla di fatto, mentre in Europa hanno trovato sempre più spazio le tendenze “iper-liberiste” che sembrano sostenere una perfetta equivalenza tra prodotti commerciali e servizi professionali. L’Autore, il dott. Tamborrino, presidente del Consiglio nazionale dottori commercialisti, sottolinea la necessità di tener presenti le esigenze delle specifiche categorie, per evitare di farle convogliare genericamente all’interno di una legge quadro per l’intero settore, auspicando, invece, un intervento mirato in grado di essere disciplinato con singoli provvedimenti.
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