Processo lontano dall’Europa

Pubblicato il 01 maggio 2008 La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 129 depositata ieri, intervenendo sul “caso Dorigo” (militante di Autonomia operaia e Lotta continua, condannato a 13 anni di carcere per un attentato alla base Usa di Aviano, a seguito di un processo poi giudicato non conforme ai principi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, tanto che fu scarcerato ad un anno dal termine della pena), ha affrontato l’assenza nel nostro sistema processuale di un rimedio specifico che dia attuazione all’obbligo dello Stato di conformarsi alle sentenze di Strasburgo, anche attraverso la rinnovazione del processo, quando sia stata accertata violazione della Convenzione.

Nella lettura della Corte Costituzionale, l'istituto della revisione è legittimato e giustificato dall’oggettiva incompatibilità dei fatti accertati e non dall’eventuale contraddittorietà logica tra le valutazioni dei giudici; ciò onde garantire alla revisione l’indole di rimedio straordinario, piuttosto che quella, impropria, di strumento di controllo della correttezza formale e sostanziale di giudizi oramai conclusi.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

IRAP 2025: scadenza, novità e soggetti obbligati

24/04/2025

Decreto bollette, ok del Senato. Novità per le auto aziendali

24/04/2025

Bonus colonnine domestiche, nuova finestra per il contributo su spese 2024

24/04/2025

Reperibilità notturna in sede: è orario di lavoro e va retribuita adeguatamente

24/04/2025

Nuove soglie dimensionali per i bilanci 2024

24/04/2025

Acconti IRPEF 2025, in Gazzetta Ufficiale il decreto correttivo

24/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy