Nella seduta del 9 dicembre 2024, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che rafforza la presunzione d’innocenza nei procedimenti penali, in linea con la Direttiva UE 2016/343.
Il provvedimento - recante "Disposizioni per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della direttiva (UE) 2016/343 del Parlamento europeo e del Consiglio del 9 marzo 2016, sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali" - è stato messo a punto in conformità alla delega prevista dall’articolo 4 della Legge n. 15/2024 (legge di delegazione europea 2022-2023).
Il Decreto stabilisce che le ordinanze che applicano misure cautelari personali, siano esse coercitive o interdittive, non possono essere pubblicate integralmente o per estratto fino alla conclusione delle indagini preliminari o dell'udienza preliminare.
Tale modifica interviene sull’articolo 114 del Codice di Procedura Penale (CPP), eliminando l’eccezione introdotta nel 2017 che consentiva la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare per garantire il diritto all’informazione.
Rimangono escluse dal provvedimento le misure cautelari di natura reale, come i sequestri.
La finalità della nuova disciplina è tutelare il diritto dell’indagato a non essere percepito come colpevole prima della sentenza definitiva, bilanciando il diritto alla reputazione e alla difesa con il diritto a informare e ad essere informati.
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