Prescrizione dei reati, ok dalla commissione Giustizia della Camera

Pubblicato il 13 marzo 2015 La commissione Giustizia della Camera, nella seduta del 12 marzo 2015, ha proseguito nell'esame, in sede referente, del provvedimento contenente “Modifiche al codice penale in materia di prescrizione dei reati.

In particolare, a conclusione dell'esame del testo, la Commissione ha deliberato di conferire mandato ai relatori per riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame.

Si rammenta che, nel provvedimento, comprensivo dell'emendamento governativo approvato nella seduta del 4 marzo 2015 nonostante il voto contrario espresso dai centristi di Udc e Ncd, unitamente a Forza Italia, è previsto l'aumento della metà dei termini di prescrizione per i reati di corruzione propria, impropria e in atti giudiziari.

Prevista, per tutti i reati e salvo il caso dell'assoluzione, anche la sospensione della prescrizione per due anni dopo la sentenza di condanna in primo grado e per un anno dopo la condanna in appello.

Penalisti in stato di “agitazione”

Le nuove previsioni non ricevono il gradimento degli avvocati dell'Unione delle camere penali (Ucpi) i quali, a mezzo di un comunicato stampa del 12 marzo 2015, hanno annunciato di aver già deliberato lo stato di agitazione, apparendo “inaccettabili le modalità attraverso le quali le riforme si stanno facendo strada sulla scorta di presunte emergenze mediatiche, in particolare quanto all’annunciato prolungamento dei termini di prescrizione che, incidendo sulla giusta durata del processo, si pone in contrasto con i principi dettati dall’art. 111 della Costituzione e dall’art. 6 della CEDU”.
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