Precisazioni sui controlli ai Fondi interprofessionali
Pubblicato il 03 luglio 2013
Con la
circolare n. 25, del 20 giugno 2013, il Ministero del lavoro fornisce precisazioni sul sistema di controlli che interessa i Fondi interprofessionali, anche a seguito delle numerose richieste di chiarimento formulate dagli stessi.
Nell'evidenziare che l'attività formativa
“costituisce l'esclusiva finalità istituzionale per cui vengono costituiti e autorizzati i Fondi interprofessionali”, il Ministero specifica che le attività di verifica e controllo sul Fondo riguardano:
- l'organizzazione: adeguatezza del modello organizzativo rispetto alle attività da svolgere e alla segregazione delle funzioni;
- la gestione: idoneità delle procedure operative di attuazione, gestione e controllo per lo svolgimento delle attività formative;
- la rendicontazione: dimostrazione di una situazione veritiera e corretta delle risorse finanziarie assegnate.
La verifica si incentra anche sulle attività formative realizzate, il cui controllo a campione verterà:
- sull'attuazione degli interventi formativi campionati in coerenza con il piano/progetto formativo approvato dal Fondo;
- sulla rendicontazione, tesa alla verifica del rispetto dei criteri di effettività, realtà, inerenza, ammissibilità, legittimità e veridicità delle spese rendicontate nei piani/progetti formativi selezionati.
Il Ministero sottolinea come i Fondi siano gli unici destinatari dell'esercizio dell'attività di vigilanza e costituiscano i soli referenti delle attività di controllo. Essi dovranno fornire tutta la documentazione in fase di verifica, reperendola eventualmente presso i beneficiari.