L'Associazione matrimonialisti italiani ha reso nota un'indagine, da cui è emerso che, a seguito dell'entrata in vigore, nel maggio scorso, della normativa sul divorzio breve (Legge 55/2015), si è verificato una decisiva impennata di divorzi (oltre 50 mila in più).
Ciò è senza dubbio dovuto al fatto che la menzionata normativa abbia ristretto notevolmente i tempi per ottenere il divorzio, ridotti a dodici mesi (in luogo dei precedenti tre anni) in caso di separazione giudiziale ed a sei mesi, in caso di separazione consensuale.
La fascia di età maggiormente interessata dal fenomeno è quella che va dai 40 ai 45 anni, ma si evidenzia un picco anche per gli over 65 anni, i quali, da soli, costituiscono circa il 20% delle domande di divorzio.
Inoltre, se a chiedere la separazione sono proncipalmente le donne, il divorzio risulta invece maggiormente ambito dagli uomini (nel 60% dei casi).
Ma il fenomeno "boom di divorzi" non è omogeneo nel nostro Paese, se solo si consideri che al nord si registrano ben 400 scioglimenti su 1.000 matrimoni, mentre al sud si scende a circa 200.
A parere dell'Ami, infine, un'ulteriore impennata è prevista per l'autunno e per l'inzio inverno,
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