La Commissione Ue ha adottato una comunicazione nella quale vengono sollecitati gli Stati membri a concedere alle piccole e medie imprese (Pmi) di calcolare la base imponibile di attività all'estero, in ragione delle regole del Paese d'origine della sede sociale. L'obiettivo è la semplificazione degli obblighi fiscali delle Pmi.
Ma con una nota diffusa ieri, la Commissione stessa ha deciso di deferire alla Corte di giustizia comunitaria l'Italia, assieme alla Grecia, per mancato recepimento della direttiva 2003/51/Ce, che apporta modifiche alle c.d. "direttive contabili" IV e VII, sulle quali si articola la disciplina civilistica in materia di bilancio. Il termine entro cui attuare il relativo provvedimento era fissato al 1° gennaio 2005.
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