Più controlli incrociati nella caccia ai finti poveri

Pubblicato il 23 marzo 2009

Entro le prossime settimane debutterà la nuova procedura del piano straordinario di controlli sul redditometro che il nucleo speciale entrate della Guardia di Finanza utilizzerà per scovare i finti poveri, ossia chi presenta al Fisco dichiarazioni da povero e si gode, invece, beni di lusso ed un trend di vita al di sopra della media. L’applicativo informatico che accoglie le informazioni di Motorizzazione civile, Pra, Catasto ed altro che danno la possibilità di scoprire gli evasori attraverso l’incrocio dei dati (ad esempio passaggi di proprietà per le auto di lusso o dati catastali per case di lusso) viene denominato Cete, acronimo di controllo economico del territorio.

In tema di accertamenti, si avvicina un altro debutto quello dell’unione tra studi di settore e redditometro. Se i valori degli studi si abbasseranno per effetto della crisi economica, lo stesso non sarà per il livello di guardia dell’accertamento. Stanno per scattare verifiche con l’applicazione del redditometro dirette alle persone fisiche e a soci che non erano in linea con i risultati di Gerico, per ora in riferimento al 2004, ma poi relativamente agli anni successivi. In proposito le Entrate, in questi giorni, hanno spedito agli uffici la comunicazione n. 14 con le direttive sul ricorso agli indicatori di capacità contributiva per blindare le contestazioni mosse nei confronti dei soggetti che si scostano dagli studi di settore.

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