Per il licenziamento della colf non si paga l'Aspi

Pubblicato il 08 febbraio 2013 Il Ministero del lavoro chiarisce che il contributo di licenziamento introdotto dalla legge Fornero non riguarda i datori di lavoro che assumono baby sitter, colf e badanti.

La questione sul versamento di una somma pari al 41% del massimale mensile di Aspi per ogni dodici mesi di anzianità aziendale del lavoratore da licenziare negli ultimi tre anni era stata sollevata dall'associazione Assidatcolf, che evidenziava il gravoso onere che avrebbe pesato sulle famiglie.

I tecnici del Ministero specificano invece che il contributo è dovuto solo dalle imprese che licenziano, escludendo le famiglie dal versamento dell'indennità di disoccupazione in caso di licenziamento delle collaboratrici domestiche. Non è necessaria una modifica della legge n. 92/2012, entrata in vigore dal 1° gennaio 2013.
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