Pene accessorie proporzionate alla principale

Pubblicato il 23 giugno 2010
Per la Cassazione – sentenza n. 23720 del 18 giugno 2010 – la durata delle pene accessorie alla principale deve essere proporzionata al fatto e modulata in maniera tale da consentire la rieducazione del condannato. 

La Corte di legittimità, in particolare, ha ribaltato una decisione con cui i giudici di merito, a seguito di un patteggiamento che non prevedeva un accordo specifico sulla misura delle pene accessorie, avevano disposto l'interdizione dell'imputato dai pubblici uffici per cinque anni sulla scorta dell'articolo 29 del Codice penale e l'inabilitazione all'esercizio dell'impresa e l'incapacità a ricoprirvi uffici direttivi per dieci anni ai sensi della lettera dell'articolo 216 della Legge fallimentare. Per la Cassazione, l'automatismo applicato nella decisione impugnata era da considerare illegittimo e sproporzionato rispetto alla pena principale.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Misura Marchi+ 2024, sportello chiuso per esaurimento risorse

27/11/2024

Correttivo al processo civile: modificato il rito unificato persone, minori e famiglie

27/11/2024

Fiducia al Decreto flussi: convalida di trattenimento alla Corte d'appello

27/11/2024

Cig settore moda, al via le domande

27/11/2024

Fondo Nuove Competenze: nella terza edizione anche bonus per disoccupati e stagionali

27/11/2024

Acconto IVCA 2024: nuova imposta sul valore delle cripto-attività

27/11/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy