E’ iniziata la settimana di sciopero per gli avvocati dell’Unione Camere penali italiane, in corso dal 20 al 24 marzo 2017 per protestare contro l’uso, da parte del Governo, dello strumento della fiducia ai fini della approvazione del disegno di legge di riforma del processo penale.
Oltre a ciò, le Camere penali hanno deliberato, il 17 marzo, un’ulteriore astensione dalle udienze che si terrà dal 10 al 14 aprile 2017, per richiamare l’Esecutivo alla responsabilità politica della scelta, che si appresterebbe a compiere, di riproporre il voto di fiducia anche davanti alla Camera.
Opzione che secondo i penalisti “finirebbe con il ribadire in maniera definitiva ed irreversibile un atteggiamento di inammissibile disprezzo nei confronti del dibattito parlamentare, unica garanzia di una approfondita e meditata valutazione di una riforma”.
Quest’ultima contiene, infatti - a detta dell’Unione - sia interventi normativi “decisamente positivi ed in linea con le aspettative di riforma convergenti con i principi della Costituzione”, sia, tuttavia, misure che deprimono le garanzie del processo senza rendere le procedure più rapide ed efficaci, ma solo disincentivando il ricorso ai riti speciali.
Da qui la necessità di una “valutazione disgiunta ed accurata di ogni singola norma”.
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