Passo falso sulle semplificazioni fiscali

Pubblicato il 28 agosto 2006

A seguito della manovra estiva che ha trovato ufficialità nella legge di conversione 248/06 gli obblighi dei contribuenti (sia lavoratori autonomi che imprese) sono notevolmente accresciuti sia in termini di adempimenti contabili che di modalità di compilazione e invio delle informazioni richieste dal Fisco, con la conseguenza che gli operatori si trovano ad affrontare ora adempimenti più pesanti e spesso anche molto complicati. In sintesi i nuovi obblighi introdotti dal Decreto legge 223 del 2006, poi convertito, possono così riassumersi:

- adeguamento agli studi di settore entro ottobre 2006 per effetto delle nuove regole sugli accertamenti;

- obbligo di versamento con il modello F24 online per i titolari di partita Iva;

- nuova comunicazione telematica dei corrispettivi giornalieri,

- registrazione dei contratti di locazione dei fabbricati anche se assoggettati a Iva;

- invio degli elenchi clienti e fornitori, con conseguente obbligo di indicare in fattura il numero di partita Iva del cliente;

- obbligo di versamento sul conto corrente dei compensi del professionista, anche quando gli importi incassati risultano inferiori alla soglia prevista per la “tracciabilità”.

La novità introdotta in materia di fallimenti dispone che: il curatore fallimentare è sostituto d’imposta. Pertanto, è tenuto ad effettuare le ritenute, consegnare il modello Cud e presentare la dichiarazione annuale prevista per i sostituti. L’obbligo che riguarda le ritenute sui redditi di lavoro dipendente ma anche quelle su lavoro autonomo, redditi assimilati al reddito di lavoro dipendente, provvigioni, eccetera, opera non solo in ipotesi di esercizio provvisorio ma anche in caso di somme corrisposte in sede di riparto, parziale o finale, i cui presupposti si verificano a partire dal 4 luglio 2006.

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