Saranno operative dal prossimo novembre le disposizioni sul monitoraggio delle nuove partite Iva. Queste, in sintesi, le modifiche apportate dalla legge di conversione n. 248/06:
- la richiesta del numero di partita Iva comporta riscontri automatici e possibili controlli nella sede dell’attività;
- l’agenzia delle Entrate potrà richiedere specifiche informazioni nella dichiarazione di inizio attività;
- l’Agenzia potrà individuare tipologie di contribuenti per i quali l’effettuazione di acquisti intracomunitari sarà subordinata alla prestazione di fideiussione di almeno 50mila euro, valida tre anni.
L’originaria versione del Dl 223/06 prevedeva che, a decorrere dal 1° settembre, l’attribuzione del numero di partita Iva fosse subordinata all’esecuzione di riscontri automatizzati per l’individuazione di elementi di rischio, oltre che di eventuali ispezioni nel luogo di esercizio dell’attività. Inoltre, in alcuni casi si prevedeva che il rilascio della partita Iva fosse subordinata a consegna di polizza fideiussoria o di fideiussione bancaria. La legge di conversione ha moderato i toni, temperando l’eccessivo rigore che avrebbe potuto intralciare il libero esercizio dell’impresa.
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