Lo Iasb, l’organismo londinese che elabora i principi contabili, è intervenuto per specificare l’applicazione dello Ias 27 (Bilancio consolidato e separato) al caso particolare delle società “controllate”. L’esigenza è nata dal fatto che, mentre tutti gli altri Ias/Ifrs si ispirano ad un approccio fondato sui principi, lo Ias 27 si ispira ad un approccio basato sulle regole (rule-based), secondo il quale per disporre del controllo di una società bisogna detenerne più della metà dei diritti di voto. Il rischio dei principi “rule-based” è, però, quello di favorire in capo ai soggetti chiamati ad applicarli una più facile elusività. Per tali ragioni, lo Iasb - sensibilizzato dalle authority di Vigilanza dei mercati finanziari dell’Europa continentale - è intervenuto col fine di precisare che cosa si intende per controllo, affermando che il controllo come definito dallo Ias 27 può estendersi anche al controllo di fatto. Lo Iasb, rendendosi conto dei rischi a cui si può andar incontro da una lettura formale e non sostanziale del principio in esame, si ripropone l’intento di emanare un nuovo principio contabile, che tratti del tema del controllo in una prospettiva più ampia. Dati i tempi non brevi per far ciò, l’Organismo è intervenuto specificando le due interpretazioni corrette che attualmente si possono dare al concetto di controllo, così come risultano dallo Ias 27: il controllo obbliga il consolidamento linea per linea della partecipata. Viceversa, se la stessa partecipazione fosse considerata una società collegata o a controllo congiunto, dovrebbe essere contabilizzata nel bilancio consolidato sulla base del criterio del patrimonio netto.
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