La circolare Inps n. 29, del 23 febbraio 2006, sostiene la possibilità di effettuare versamenti volontari in alternativa alla facoltà di riscatto, per i lavoratori occupati a tempo parziale, soprattutto per quelli a part-time orizzontale. Rispetto al lavoro a tempo pieno, in quello a tempo parziale gioca il meccanismo della riduzione, in proporzione, dell’anzianità contributiva: il 2 per cento per ogni anno di contributi, fino ad un massimo dell’80 per cento con 40 anni di contribuzione, oppure percentuali inferiori per scaglioni di retribuzione che eccedono il tetto massimo pensionabile. Per determinare la pensione di lavoro part-time occorre, quindi, fissare il numero delle ore retribuite ogni anno solare e dividerle per il numero di ore che formano l’orario della settimana previsto dal contratto per i lavoratori a tempo pieno. La somma dei quozienti che risultano dalle singole divisioni equivale al numero delle settimane di contribuzione attribuibili per i periodi di lavoro a tempo parziale.
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