L’agenzia delle Entrate, con la circolare n. 13 del 15 marzo 2007, entra nel merito delle nuove disposizioni dell’articolo 1, commi da 42, della Finanziaria vigore dal 1° marzo scorso, nell’ambito delle attività di lavoro autonomo mediche e paramediche svolte nelle strutture sanitarie private. Le disposizioni sono che l’incasso delle prestazioni mediche e paramediche eseguite presso le strutture sanitarie private deve essere espletato “in modo unitario dalle stesse”. Nel documento delle Entrate viene chiarito che la riscossione sarà accentrata in capo alla struttura solo se si manifesti una prestazione sanitaria resa dal professionista “in esecuzione di un rapporto intrattenuto direttamente con il paziente”, ovvero quando le strutture sanitarie private mettono a disposizione o danno in affitto i locali della struttura aziendale ai professionisti per l’esercizio della loro attività autonoma. Infine, tra le strutture sanitarie destinatarie della disposizione la circolare include, contrariamente al testo normativo, anche quelle dell’ambito veterinario.
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