Pace fiscale, il Governo lavora all’apertura di una nuova finestra

Pubblicato il 02 maggio 2019

Bocciata la richiesta di proroga del termine di invio delle domande di adesione alla rottamazione-ter e al saldo e stralcio, il Governo sta già lavorando ad una nuova “finestra” per aderire alla pace fiscale. Secondo quanto già anticipato dal vicepremier Matteo Salvini: “nei prossimi giorni, con un emendamento alla legge di conversione al decreto crescita inseriremo un’ulteriore riapertura dei termini alle stesse condizioni”.

La richiesta di uno slittamento della data dal 30 aprile al 31 maggio 2019 è venuta dai commercialisti e consulenti del lavoro, a causa soprattutto dei problemi registrati con il servizio telematico di invio delle domande, ma l’istanza è stata bocciata all’ultimo minuto dal ministero dell’Economia e delle finanze.

Pace fiscale, nessuna proroga ma riapertura dei termini del condono

“Visto l’enorme successo e la scadenza del 30 aprile in coincidenza con le festività pasquali ed i ponti”, hanno sottolineato il sottosegretario all’Economia, Massimo Bitonci e il viceministro, Massimo Garavaglia, “nello spirito della pace fiscale abbiamo proposto al ministro Tria la riapertura dei termini”.

Il nuovo condono si estenderà probabilmente a tutto il 2019, visto che la riformulazione del suo assetto verrà inserita durante l’iter di conversione del Dl crescita con le stesse condizioni fissate dalla pace fiscale.

Perciò, tenendo conto dei tempi richiesti per la conversione del provvedimento, la nuova chance di adesione alle due sanatorie non arriverà, comunque, prima del 28 giugno prossimo (60 giorni per la conversione e poi la pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”).

Il correttivo dovrà fissare un nuovo calendario legato alla finestra temporale da riaprire, a partire:

Pace fiscale, nuova edizione più ampia

La riapertura dei termini dell’adesione agevolata per le cartelle dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione porterà con sé delle novità.

Innanzitutto, con la nuova “finestra” non si mirerà ad una pura riproposizione delle disposizioni già in essere ma, considerato il maggior tempo a disposizione, si punterà a coinvolgere un bacino più ampio di utenti, prendendo a riferimento anche gli atti notificati entro il 31 dicembre 2018 per la rottamazione e un perimetro in avanti per il saldo e stralcio, attualmente fermo agli atti notificati al 2000.

Non si tratterà, poi, di una proroga, ma di una vera propria rottamazione-quater e di un secondo saldo e stralcio alle “stesse condizioni della pace fiscale”, per cui:

Quasi certamente, invece, potrebbero esserci delle modifiche sul numero delle rate con cui sarà possibile dilazionare il pagamento delle due nuove sanatorie. Vi sarà una loro riduzione, ma questo per gli esponenti del Governo sembra un atto dovuto, soprattutto “per non penalizzare chi correttamente ha aderito alla pace fiscale entro la scadenza ormai spirata del 30 aprile”.

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