Orlando: verso l'integrale informatizzazione del processo civile
Pubblicato il 31 dicembre 2014
Il
ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha tenuto una
conferenza stampa, il 30 dicembre 2014, volta presentare i
dati aggiornati al 30 novembre 2014 dello
stato del processo civile telematico.
I dati tengono conto dell'obbligatorietà, a partire dal 30 giugno 2014, del deposito degli atti delle procedure civili iniziate a partire dal 1° luglio 2014.
In particolare, dall'esame dei risultati emerge come, nell'ultimo anno, il
numero degli atti civili digitali sia
aumentato quasi del 500%.
Gli
atti depositati da avvocati e altri professionisti sarebbero
oltre un milione, quelli dei
magistrati quasi
un milione e mezzo.
Ciò ha determinato una
sensibile riduzione dei tempi delle cause.
Ed infatti, è stata effettuata una
rilevazione statistica sui distretti di Ancona, Catania, Milano, Roma e Torino dalla quale è emerso il dimezzamento dei tempi della giustizia.
I prossimi passaggi del processo civile telematico
Nel corso della conferenza stampa, il Guardasigilli ha, inoltre, illustrato i prossimi passaggi del PCT:
- a partire
dal 31 dicembre 2014, diventeranno
obbligatori il deposito degli atti endoprocedimentali nei tribunali (ovvero successivi agli atti introduttivi)
in tutti le cause, anche quelle iscritte prima del 1 luglio 2014;
-
dal 31 marzo 2015 entreranno in vigore le
iscrizioni a ruolo telematiche del pignoramento per le cause di esecuzione forzata;
-
dal 30 giugno 2015 anche i
depositi degli atti endoprocedimentali presso le corti di appello saranno obbligatoriamente telematici.