L’Ocse ha pubblicato il report “Transfer pricing guidance on financial transactions”.
Le nuove linee guida pubblicate il 13 febbraio 2020 sui prezzi di trasferimento per le transazioni finanziarie si inseriscono nell’ambito del cosiddetto progetto Beps del 2015 (Base erosion & profit shifting).
In particolare, il documento è il frutto delle Azioni 4 e 8-10 del progetto Beps e assume particolare rilevanza in quanto introduce, per la prima volta, delle indicazioni specifiche sulle transazioni finanziarie, aggiungendo un nuovo capitolo 10, oltre che alcuni paragrafi sulla determinazione dei rendimenti risk-free e risk-adjusted nel capitolo I delle “Linee guida sui prezzi di trasferimento”.
L’aggiornamento delle Linee guida sul transfer pricing include una Guida sui prezzi di trasferimento delle transazioni finanziarie.
Grazie a questo nuovo contributo dovrebbe migliorare la coerenza nell’applicazione dei prezzi di trasferimento e dovrebbero ridursi le controversie sugli stessi oltre che i fenomeni di doppia tassazione.
Obiettivo della Guida è quello di:
descrivere gli aspetti relativi ai prezzi di trasferimento delle transazioni finanziarie;
fornire indicazioni sull’applicazione dei principi contenuti nella guida stessa;
chiarire che gli orientamenti espressi non impediranno ai singoli Paesi di attuare approcci ulteriori per affrontare la struttura del capitale e la deducibilità degli interessi alla luce della loro legislazione nazionale.
Di particolare rilievo è il nuovo capitolo 10 delle Linee Guida Ocse, introdotto dal report di ieri, che fornisce indicazioni per la determinazione del valore normale delle transazioni finanziarie.
Esso esamina singolarmente le caratteristiche economicamente rilevanti, i fattori di comparabilità e illustra le opzioni disponibili per la qualifica e la remunerazione delle transazioni finanziarie infragruppo più diffuse (attività di tesoreria, le operazioni di finanziamento, i cash pooling, le attività di copertura e le garanzie) nonché per le attività di assicurazione e riassicurazione.
Alla luce delle nuove indicazioni comunitarie, gli operatori di settore dovranno iniziare un processo di verifica ed adeguamento delle loro pratiche di valutazione delle transazioni finanziarie multinazionali, pur continuando a sottostare alle prescrizioni proprie del Tuir.
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