Per individuare il valore della causa e, quindi, lo scaglione di riferimento ai soli fini della liquidazione dei compensi del professionista nel rapporto tra quest’ultimo e il cliente, occorre fare esclusivo riferimento a quanto dovuto dal cliente, soprattutto in presenza di obbligazioni non solidali.
E difatti, dal solo fatto di essere stati convenuti in giudizio per il pagamento di uno specifico importo unitamente ad altri debitori non può derivare la conseguenza che il cliente si trovi esposto a dover pagare compensi professionali determinati con riguardo al complessivo importo dovuto da tutti i soggetti convenuti nel medesimo giudizio, “con conseguente esposizione, anche consistente, per un fatto ed una scelta esclusivamente riferibile all’attore”.
E’ quanto sancito dalla Seconda sezione civile della Cassazione nel testo della sentenza n. 22102 depositata il 29 ottobre 2015.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".