E' arrivato il rinvio lungo per lo spesometro. Essenziale il comunicato del ministero dell’Economia: “Viene posticipato al 16 ottobre 2017 il termine per effettuare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate dei dati delle fatture emesse e ricevute relative al primo semestre del 2017. La proroga è prevista da un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, che oggi ha firmato il provvedimento.”.
Arriva anche un'opportuna indicazione da Sogei sugli invii scartati senza motivazione: Trasmissione dati fatture - Sogei informa che sta procedendo alla rielaborazione dei file trasmessi nei giorni scorsi che, a seguito di un problema tecnico, hanno ricevuto un esito di scarto senza motivazione (codice di errore). Gli utenti interessati non devono provvedere a reinviare tali file scartati, e al termine della rielaborazione di Sogei riceveranno una nuova notifica dell'esito.
Il commento dei commercialisti, per voce del presidente Massimo Miani, non si fa attendere: “Resta il nodo sanzioni”.
Dai vertici Sogei la spiegazione della mancata privacy: “si è trattato di una scelta funzionale per dare agli operatori economici il massimo della possibilità e degli strumenti finalizzati ad agevolare il rispetto dell’adempimento fiscale”, in accordo con l'Agenzia delle Entrate, “il sistema non è stato violato dal punto di vista della sicurezza informatica, non vi è stato, infatti, nessun accesso non autorizzato o sottrazione di dati da parte di hacker” .
Ed annunciano che “è stato disposto l’avvio di verifiche, che sono tuttora in corso, finalizzate a individuare, da una parte, i soggetti che hanno avuto accesso a file non firmati da loro stessi pur non essendo stati delegati esplicitamente sui sistemi alla consultazione dei dati, dall’altra le informazioni visualizzate”.
Le dichiarazioni lasciano a dir poco perplessi i commercialisti: ”Non solo viene confermato che, a tutt’oggi, non è stata ancora ripristinata la totale funzionalità dell’interfaccia web Fatture e Corrispettivi, ma addirittura si annuncia, a fronte delle evidenti falle che il sistema ha mostrato in punto di tutela della privacy dei contribuenti, l’avvio di verifiche finalizzate ad individuare, da una parte i soggetti che hanno avuto accesso a file non firmati da loro stessi pur non essendo stati delegati esplicitamente sui sistemi alla consultazione dei dati, dall’altra le informazioni visualizzate”.
Chiosa dei delegati alla fiscalità Cndcec: “Ben vengano, infatti, tutte le facilitazioni possibili nell’esecuzione dell’adempimento, di cui, nel caso di specie, non vi è invero la benché minima traccia, ma pur sempre nel pieno e incondizionato rispetto della privacy dei contribuenti”.
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