Non costituisce reato l'esposizione del contrassegno di invalidità del parente

Pubblicato il 13 maggio 2010
Per la Corte di cassazione - sentenza 18080 del 12 maggio 2010 – non è penalmente rilevante la condotta di chi parcheggi in divieto di sosta esponendo il contrassegno di invalidità di un parente.

In particolare – spiegano i giudici di legittimità – tale ipotesi ”in assenza di altri qualificanti comportamenti, non integra quella condotta positiva necessaria per ravvisare il delitto di sostituzione di persona di cui all'articolo 494 c.p., che consisterebbe dunque nel tentativo di attribuirsi il falso stato di accompagnatore di invalido”. In capo all'imputato, il quale si era difeso sostenendo che il contrassegno era stato dimenticato nell'auto utilizzata in altre occasioni anche per il trasporto della suocera invalida, non era stato rilevato, secondo la Corte, alcun comportamento positivo volto "a trarre in inganno".
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Start-up e PMI innovative: nuovo codice tributo per tax credit sugli investimenti

29/04/2025

Confisca edilizia: l’ipoteca del creditore estraneo non si estingue

29/04/2025

Ultimi giorni per presentare la Dichiarazione IVA 2025

29/04/2025

Molestie in azienda: formazione dei datori di lavoro e dirigenti

29/04/2025

Avvocati: la proposta di riforma dell’ordinamento forense

29/04/2025

Memorandum: scadenze lavoro dal 1° al 15 maggio 2025 (con Podcast)

29/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy