Non è ammesso ritardo

Pubblicato il 16 ottobre 2006

, con la sentenza n. 20269 del accoglimento del ricorso di una dipendente, chiarisce che il ritardo del datore di lavoro nella contestazione degli addebiti per le mancanze di un dipendente può far annullare il licenziamento ed espone l’impresa a risarcire interamente il danno, anche se si riscontra che il ritardo nel contestare i fatti era volto a non pregiudicare le prospettive del dipendente. Infatti, come nel caso in esame, il lasso di tempo intercorso tra i fatti contestati e l’addebito disciplinare aveva ingenerato la legittima convinzione della rinuncia all’esercizio del potere disciplinare. 

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Legge di Bilancio 2025: guida alle novità di lavoro e pensioni

22/12/2024

Settore moda: ampliata la platea delle imprese con sostegno al reddito

20/12/2024

Portale Inps per il libretto famiglia: novità in arrivo

20/12/2024

Errori evidenti nella dichiarazione doganale? Niente confisca amministrativa

20/12/2024

Quota 103 e incentivo al posticipo del pensionamento: cosa cambia nel 2025

20/12/2024

Garanzie rappresentanti fiscali Iva, decreto in Gazzetta

20/12/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy