No alla riparazione per ingiusta detenzione se le frequentazioni sono ambigue

Pubblicato il 18 agosto 2011 La Corte di cassazione, quarta sezione penale, con sentenza n. 32186 del 17 agosto scorso, ha ritenuto ineccepibile la motivazione pronunciata dai giudici di merito circa l’esistenza della colpa di un imputato, indagato per partecipazione a banda armata ed associazione sovversiva e poi scagionato, nel tenere pericolosi contatti con attivisti delle Brigate rosse, e quindi ha negato la riparazione per ingiusta detenzione.

I giudici di cassazione hanno condiviso il giudizio dei colleghi del merito che hanno ritenuto colposa la condotta dell’imputato, il quale nel corso degli anni ha tenuto rapporti costanti con appartenenti all’associazione sovversiva; ha inoltre frequentato un centro sociale ritenuto vicino agli ambienti eversivi. Non assume rilevanza la dichiarazione dell’imputato di non essere stato a conoscenza delle attività eversive svolte dai suoi amici; è la sua condotta che ha dato modo di credere che fosse coinvolto in attività terroristiche.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Settore moda: ampliata la platea delle imprese con sostegno al reddito

20/12/2024

Portale Inps per il libretto famiglia: novità in arrivo

20/12/2024

Errori evidenti nella dichiarazione doganale? Niente confisca amministrativa

20/12/2024

Quota 103 e incentivo al posticipo del pensionamento: cosa cambia nel 2025

20/12/2024

Garanzie rappresentanti fiscali Iva, decreto in Gazzetta

20/12/2024

Lavoro domestico. Corte Ue: l'orario di lavoro deve essere tracciato

20/12/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy