I ministeri dell’Interno e della Solidarietà sociale, con le circolari 36/2006 e 3/2007, emanate a cavallo del nuovo anno, hanno fornito indicazioni operative sulle assunzioni e sui ricongiungimenti familiari dei cittadini neocomunitari di Bulgaria e Romania. In particolare, si precisa che dal 1° gennaio bulgari e rumeni possono circolare liberamente nello spazio comunitario ed entrare in Italia senza visto d’ingresso o altra autorizzazione. Allo stesso tempo, decadono tutti i provvedimenti di espulsione diversi da quelli fondati su ragioni di ordine e sicurezza pubblica o di sanità pubblica. E’ stato liberalizzato l’accesso al mercato del lavoro autonomo, nel quale rientrano le collaborazioni coordinate e continuative a progetto e gli altri contratti flessibili e atipici non subordinati. Per il libero accesso di bulgari e rumeni al mercato del lavoro subordinato si dovrà, invece, attendere il 1° gennaio 2008. Il regime transitorio favorisce, però, da subito l’ingresso di questi lavoratori in una serie di settori privilegiati (dove è maggiore la richiesta di lavoratori dell’Est Europa), quali quello agricolo e turistico alberghiero, lavoro domestico e assistenza alla persona, edilizio, metalmeccanico, dirigenziale e altamente qualificato, lavoro stagionale. La circolare 3/2007 specifica che le domande di ingresso di lavoratori bulgari e rumeni presentante nell’ambito del decreto flussi “si intendono archiviate”. Pertanto, il datore di lavoro può assumere immediatamente in uno dei settori privilegiati il cittadino comunitario, assolvendo agli adempimenti ordinari previsti per l’assunzione di un lavoratore italiano (comunicazione anticipata al Centro per l’impiego). Per le assunzioni, invece, nei settori non privilegiati occorre fare richiesta del nulla osta al lavoro allo Sportello unico per l’immigrazione. In tema di ricongiungimenti familiari, il diritto alla libera circolazione rende superate le istanze giacenti di ricongiungimento familiare, che saranno archiviate dallo Sportello unico.
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