Niente diffamazione del Cda al socio legale rappresentante
Pubblicato il 30 giugno 2008
Con sentenza n. 16809/2008, la Cassazione ha respinto il ricorso di un avvocato volto ad affermare la responsabilità per diffamazione di alcuni componendi del Cda di una società che avevano denigrato lo stesso, socio e assistente della Spa, nel corso di una riunione del Consiglio. I giudici di merito avevano respinto il ricorso ritenendo che nella vicenda non potessero ravvisarsi elementi denigratori nei confronti del legale. I componendi del Cda, infatti, avevano solamente criticato l'operato del professionista. Inoltre non configurava diffamazione neanche la presentazione di un esposto al Consiglio dell'Ordine, in quanto erano solo stati espressi dei dubbi sulla correttezza della gestione della transazione operata.
La Cassazione ha confermato la decisione di merito sottolineando come, nel contratto d'opera professionale, chi conferisce l'incarico ha il diritto di criticare l'attività del professionista, anche mediante esposti.