L'Agenzia delle Entrate provvederà a predisporre la bozza di dichiarazione Iva (insieme a quella dei redditi) con i relativi prospetti e calcoli, ma anche i prospetti periodici di liquidazione Iva e le bozze dei modelli F24 di versamento per i soggetti passivi dell'Iva ed i soggetti in regime di contabilità semplificata.
È quanto si prevede nella legge di Bilancio 2018, conseguentemente all’introduzione della fatturazione elettronica tra privati.
Si ricorda che per i servizi tra privati, la legge di bilancio citata prevede l'entrata in vigore dal primo gennaio 2019; mentre, per le fatture emesse relative a cessioni di benzina o di gasolio utilizzati come carburanti per motori o prestazioni rese da soggetti subappaltatori impegnati in appalti pubblici, già da luglio 2018.
Attraverso un programma di assistenza online - basato sui dati delle operazioni acquisiti con le fatture elettroniche, con le comunicazioni delle operazioni transfrontaliere nonché sui dati dei corrispettivi acquisiti telematicamente - ai soggetti passivi dell'Iva ed ai soggetti in regime di contabilità semplificata, l'Agenzia metterà a disposizione:
a) gli elementi informativi necessari per la predisposizione dei prospetti di liquidazione periodica dell'Iva;
b) una bozza di dichiarazione annuale dell'Iva e di dichiarazione dei redditi, con i relativi prospetti riepilogativi dei calcoli effettuati;
c) le bozze dei modelli F24 di versamento recanti gli ammontari delle imposte da versare, compensare o richiedere a rimborso.
Sempre dalla legge di Bilancio e sempre per autonomi e professionisti:
Sulla vendita pubblica dei crediti fiscali si accende il dibattito: la cessione del credito a una banca o una finanziaria porterebbe il debitore ad essere privato di tutte le cautele che vincolano Agenzia Entrate-Riscossione nell’adozione di procedure esecutive (es. pignoramento della prima casa).
In ultimo si prevede il rinvio dell’IRI.
Il Parlamento chiede al Governo di risolvere la questione.
È stata approvata dalla commissione Finanze di Montecitorio, con il beneplacito del viceministro all’Economia, Luigi Casero, una risoluzione di maggioranza che suggerisce le modifiche per semplificare lo spesometro:
Il veicolo probabile sarà il correttivo del decreto fiscale collegato alla manovra (Dl 148/2017).
Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Miani, si dice soddisfatto per la risoluzione poiché riprende tutti i suggerimenti della categoria: spesometro annuale, sospensione delle sanzioni e accorpamento delle fatture sotto un certo importo.
Commenta, però: “Se ci avessero ascoltato prima saremmo arrivati allo stesso punto in cui ci troviamo oggi evitando, però, il disagio provocato alle imprese, sul fronte della privacy, e ai professionisti che hanno dedicato giorni interi per l’invio dei dati ostacolato dalla carenza tecnologica”.
Nell'audizione alla commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, il mondo dei commercialisti porta a casa l'apprezzamento del presidente della commissione, Giacomo Antonio Portas, che ha ringraziato i professionisti per il ruolo “indispensabile e fondamentale” che ricoprono.
E Miani ringrazia: “La Commissione ci ha riconosciuto un impegno al servizio del paese per un lavoro che da anni svolgiamo ma che nessuno mai, fino ad oggi, ci aveva formalmente riconosciuto”.
Sulla fatturazione elettronica ha ammonito: “Bisogna evitare di imporre la fatturazione elettronica come un obbligo, almeno nei primi anni, perché rischiamo di mettere in difficoltà le micro imprese che non sono organizzate su questo fronte. Consentire un inserimento graduale eviterà che si crei un caos analogo a quello che abbiamo appena vissuto che però, questa volta, coinvolgerebbe la parte produttiva del Paese, senza il filtro dei professionisti, come è successo per lo spesometro”.
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