Napolitano firma. La “Gazzetta” rende ufficiale il decreto legge n. 201/2011
Pubblicato il 07 dicembre 2011
È il 6 dicembre 2011 la data fatidica per la manovra recata dal
Dl 201/2011. È la data del decreto salva Italia, della firma del Capo dello Stato, della pubblicazione (Supplemento ordinario n. 251 della “Gazzetta Ufficiale” n. 284/2011) e dell’entrata in vigore del decreto, ma segna anche l’immediata validità di alcune misure. L’aumento di benzina, gasolio, gpl e metano per sostenere il trasporto locale, nonché l’addio alle vecchie lire sono già operative.
L’iter del decreto proseguirà in Parlamento per la conversione in legge, non scontata per alcuni che consigliano l’apposizione della fiducia. D’altronde è dello stesso Monti l’avvertimento che i margini per aggiustare le misure sono pochissimi e i tempi sono stretti. A questo punto la fiducia sul decreto metterebbe al riparo da eventuali pressioni, dirlo: “È prematuro però la finalità è non modificare molto un carico che è bilanciato”.
Tra le misure che decorreranno dal 1° gennaio 2012, quella che interessa gli operatori finanziari che saranno, ex comma 2 dell'articolo 11, “
obbligati a comunicare periodicamente all'Anagrafe tributaria le
movimentazioni che hanno interessato i rapporti di cui all'articolo
7, sesto comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29
settembre 1973, n. 605, ed ogni informazione relativa ai predetti
rapporti necessaria ai fini dei controlli fiscali, nonché l'importo
delle operazioni finanziarie indicate nella predetta disposizione”.
Con le disposizioni dell’articolo n. 11, contenente le misure per l’”
Emersione di base imponibile”,
gli intermediari finanziari, banche e Poste Spa, comunicheranno al Fisco - per l’individuazione dei contribuenti a
maggior rischio di evasione da sottoporre a controllo - la movimentazione dei rapporti dei clienti (conto
corrente, conto deposito titoli, carte di credito e di debito), il dettaglio e gli importi delle operazioni fuori conto (ad esempio l'incasso di assegni
circolari, il cambio assegni di terzi e l'erogazione di prestiti personali).
Le modalità saranno stabilite con provvedimento dell’agenzia delle Entrate, sentite le associazioni di categoria degli operatori finanziari, che potrà estendere le misure anche ad altre informazioni sui rapporti con i clienti.