Ai sensi dell'art. 2, comma 5 , del Dl 185/2008, per tutte le rate di mutuo in scadenza nel 2009 sarà a carico dello Stato la quota di interessi eccedente il limite del 4%. Per beneficiare di questa misura si deve trattare di mutui:
- stipulati entro il 31 ottobre 2008;
- a tasso non fisso, che prevedano, cioè, un qualsiasi sitema di indicizzazione degli interessi;
- stipulati da persone fisiche per l'acquisto, costruzione e ristrutturazione dell'abitazione principale;
Altro vantaggio previsto consiste nella possibilità, per la clientela, di stipulare, dal 1° gennaio, mutui ancorati al tasso praticato dalla Bce nei finanziamenti al sistema bancario.
In base alle previsioni del Centro studi di Confindustria, per chi ha un mutuo a tasso variabile è consigliabile aspettare un po' di tempo prima di cambiare il proprio contratto di finanziamento. I tassi di interesse, infatti, sono destinati a scendere, almeno per il 2009. Per chi ha invece un mutuo a tasso fisso rimane aperta la possibilità di surroga trasferendo il vecchio debito presso un nuovo istituto di credito.
Il decreto 158/2008, cosiddetto “antisfratti” tutela sia i locatari che i mutuatari, prevedendo, in particolare, un nuovo meccanismo di garanzia attraverso cui gli immobili possono diventare proprietà degli istituti autonomi case popolari (Iacp): i vecchi proprietari in difficoltà nel pagamento delle rate di mutuo diventano inquilini e pagano un canone all'ente.
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