Ministero del Lavoro. Attribuzione territoriale delle quote d’ingresso per lavoro stagionale
Pubblicato il 28 marzo 2013
Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con la
nota circolare n. prot. 35/0001998 del 26 marzo 2013, procede ad una prima ripartizione territoriale delle quote d’ingresso di cui all’articolo 1 del DPCM
15 febbraio 2013, riguardante la “
Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori comunitari stagionali nel territorio dello Stato per l’anno 2012”.
Il Ministero ha, infatti, proceduto a distribuire la quota dei 15mila ingressi sulla base del fabbisogno di manodopera stagionale non comunitaria segnalato dalle Direzioni territoriali competenti, conservando una riserva a livello nazionale di 10mila quote da utilizzare nel caso in cui i fabbisogni locali si rilevassero superiori alle quote disponibili a livello provinciale. In tal caso, le Direzioni territoriali del lavoro dovranno procedere ad inoltrare allo stesso Ministero nuove richieste di quote. L'ulteriore quota di 5 mila ingressi, dei 30 mila totali disponibili, è stata invece interamente ripartita per il lavoro stagionale pluriennale.
In assenza di motivate esigenze evidenziatesi a livello territoriale, il ministero del Lavoro ha spiegato che la ripartizione delle quote è avvenuta tenendo conto, indicativamente, di una media tra il numero dei nulla osta rilasciati e il numero dei contratti/permessi di soggiorno richiesti. Solo in pochi casi, sono però emersi per alcuni ambiti territoriali degli scostamenti troppo evidenti tra i due dati, tali da portare lo stesso Dicastero ad operare una riduzione delle quote per evitare fenomeni di elusione della normativa in materia di rilascio del permesso di soggiorno.