Il 30 dicembre 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha annunciato, attraverso il proprio sito ufficiale, l'emanazione di una direttiva che stabilisce le aree tematiche e gli indirizzi operativi per l’utilizzo delle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027. La misura, promossa su indicazione del ministro Adolfo Urso, mira a fornire un impulso decisivo allo sviluppo socio-economico delle regioni del Mezzogiorno, attraverso il sostegno a programmi di investimento nell'ambito della Zona Economica Speciale (ZES Unica). Le risorse sono destinate a incentivare Contratti di sviluppo nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, con l’obiettivo di promuovere progetti di sviluppo industriale, tutela ambientale e attività turistiche, contribuendo a rafforzare la competitività e la coesione territoriale.
La direttiva, datata 25 ottobre2024, assegna una dotazione finanziaria complessiva di 250 milioni di euro. Di questi:
Le risorse mirano a finanziare iniziative presentate da una o più imprese nelle aree della Zona Economica Speciale (ZES Unica), sostenendo investimenti strategici e innovativi.
Le risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027 sono destinate al finanziamento di domande di Contratto di sviluppo presentate all’Agenzia Invitalia a partire dal 26 ottobre 2022, data della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della deliberazione CIPESS n. 34/2022.
Le domande ammissibili devono riguardare la realizzazione di programmi di sviluppo promossi da una o più imprese, conformi all’articolo 4 del decreto sui Contratti di sviluppo. Tali programmi devono includere:
Tutti i programmi di sviluppo devono essere realizzati interamente all’interno dei territori della Zona Economica Speciale (ZES Unica), che comprende le regioni del Mezzogiorno. Questi interventi mirano a promuovere la crescita economica e a rafforzare la competitività delle imprese nel contesto territoriale specifico.
L’Agenzia è tenuta a trasmettere ogni anno, entro il 28 febbraio, una relazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy e alla Struttura di missione ZES. Questa relazione deve riportare:
Inoltre, è previsto l’obbligo di rendere disponibili i dati di monitoraggio relativi all’avanzamento finanziario, fisico e procedurale dei progetti e delle procedure di attivazione nella Banca dati unitaria del Sistema nazionale di monitoraggio del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in conformità con le modalità operative del ciclo 2014-2020.
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