Prorogata la normativa Covid su udienze pubbliche civili

Pubblicato il 10 gennaio 2023

In riferimento alla disciplina delle udienze pubbliche per il settore civile della Corte di cassazione, la normativa dettata per l'emergenza Covid - che sarebbe scaduta il 31 dicembre 2022 - è stata prorogata fino al 30 giugno 2023 dal Decreto legge Milleproroghe 2023 (Dl n. 198/2022).

Udienze pubbliche: normativa emergenziale fino al 30 giugno 2023

Lo slittamento è stato oggetto di un avviso della Prima presidenza della Corte di cassazione, pubblicato il 3 gennaio 2023 sul portale istituzionale della Suprema corte, nel quale viene evidenziato che, di conseguenza, fino a fine giugno valgono le disposizioni di cui all'art. 23, comma 8-bis, del Dl n. 137/2022.

Ai sensi di queste ultime previsioni - si rammenta - la Corte di cassazione, per la decisione sui ricorsi proposti per la trattazione in udienza pubblica, procede in camera di consiglio senza l'intervento del procuratore generale e dei difensori delle parti, salvo che una delle parti o il procuratore generale stesso faccia richiesta di discussione orale, da formulare per iscritto entro il termine perentorio di 25 giorni liberi prima dell'udienza.

La proroga, per espressa previsione, è operata anche in deroga alle disposizioni di cui al D. Lgs. n. 149/2022 (contenente la nuova disciplina delle udienze pubbliche), valendo quindi anche per le udienze pubbliche fissate dopo il 1° gennaio 2023.

Per quanto riguarda l'eventuale richiesta di discussione orale, l'avviso della Cassazione fa notare come risulti evidente che per una serie di udienze di gennaio l'assolvimento dell'onere di relativa presentazione entro il termine di 25 giorni liberi prima dell'udienza risulti impossibile.

Considerando infatti le norme sui termini, la prima data di udienza pubblica in cui la richiesta sarebbe concretamente formulabile è quella del 30 gennaio 2023: ne discende che tutte le udienze pubbliche fissate per giorni precedenti dovranno svolgersi con trattazione orale, anche in assenza di richiesta delle parti o del PG.

Viene evidenziato, inoltre, che la proroga concerne anche la disposizione connessa alla cameralizzazione, riguardante i termini per il deposito delle conclusioni scritte del PG e delle memorie ai sensi dell'art. 378 c.p.c.: anche tale disciplina continuerà a valere per tutte le udienze che si terranno fino a fine giugno 2023.

In conclusione, nei nuovi decreti di fissazione delle udienze pubbliche da tenersi fino al 30 giugno 2023 verrà inserito un avviso in cui si precisa che l'udienza sarà con trattazione orale solo laddove pervenga una richiesta in tal senso, entro 25 giorni liberi precedenti l'udienza.

NOTA BENE: Per i decreti già emessi, invece, il Procuratore generale e le parti si considereranno informati - conclude la nota - "in forza della pubblicazione di questa direttiva nel sito internet della Corte".

Giustizia civile, ulteriori proroghe

Lo slittamento dei termini previsto dal Decreto Milleproroghe, a seguire, concerne anche ulteriori disposizioni relative al processo civile, tra le quali:

Da segnalare, in proposito, la sintesi delle ultime anticipazioni e proroghe riguardanti la giustizia civile, per come recentemente messa a punto dall'Ufficio studi del CNF, con allegato schema riepilogativo del tempo di applicazione delle disposizioni di interesse.

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