L’Aula del Senato ha detto sì alla legge di conversione del decreto Milleproroghe con 88 voti favorevoli, 63 contrari e tre astensioni. Poiché la legge deve essere approvata entro il 27 febbraio, il testo licenziato ieri dovrebbe essere quello definitivo per impossibilità di una terza lettura alla Camera.
Confermato lo slittamento al 31 luglio, a favore delle società di capitali, della possibilità di tenere le assemblee per l’approvazione dei bilanci in modalità telematica.
Trova posto la proroga al 30 giugno 2023 (invece che 31 marzo 2023) della garanzia massima, a valere sul Fondo medesimo, dell'80%, sulla quota capitale dei mutui per la prima casa a favore delle categorie prioritarie (giovani coppie, nuclei monogenitoriali con figli minori e under 36).
Estesa a tutto il 2023 la possibilità di reclutare a tempo determinato medici neo-laureati o di conferire incarichi, anche di collaborazione coordinata e continuativa, a giovani specializzandi (iscritti all’ultimo o al penultimo anno di corso) oltre che a operatori sanitari e socio-sanitari.
Spazio alla ricetta elettronica anche per tutto il 2023 e 2024: dunque, i pazienti dei medici avranno la possibilità di ricevere via mail dal prescrizione dei medicinali. Inoltre, si pensa di far diventare la norma strutturale.
Anche per l’esercizio 2022 sarà in vigore la moratoria in materia di sterilizzazione delle perdite; inoltre, non opera causa di scioglimento della società per riduzione o perdita del capitale sociale al di sotto del limite.
Dunque, il Dl Milleproroghe, in fase di conversione in legge, proroga anche all’esercizio in corso al 31 dicembre 2022, la disciplina di sterilizzazione prevista dal Dl 23/2020.
In sostanza viene prolungato il periodo in cui non trovano applicazione gli articoli 2446, secondo e terzo comma, 2447, 2482-bis, quarto, quinto e sesto comma, 2482-ter, 2484, primo comma, numero 4), e 2545-duodecies del codice civile.
In regime normale, le società di capitali hanno l’obbligo di intervenire, in determinati termini, nel caso di perdite superiori al terzo del capitale nonché nel caso, ben più grave, di riduzione del capitale al di sotto del limite legale.
Con l’intervento normativo del Milleproroghe, invece, il termine entro il quale la perdita 2022 dovrà risultare diminuita a meno di un terzo, slitta al quinto esercizio successivo (esercizio 2027).
Rimangono fermi gli obblighi di convocazione e quelli informativi e documentali per illustrare la situazione economico-patrimoniale della società.
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