L'intervento di Massimo Miani, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, durante un convegno è stato l'occasione per tornare ad avanzare la proposta di “un ruolo più elevato rispetto a quello dell'intermediario”, ruolo, quest'ultimo, a cui è stato relegato il commercialista per la mole di adempimenti fiscali addossatigli dallo Stato.
Pertanto, Miani annuncia che tornerà a chiedere che il commercialista possa certificare il dato attendibile: “dire se il dato fiscale è attendibile, un ruolo da certificatore fiscale. Lo abbiamo già chiesto e la politica è stata sorda. Ci riproveremo”.
Sugli albi esterni degli specialisti, Miani avvisa che si rischia di avere albi per tutti gli ambiti e tutti i problemi con il conseguente obbligo di formazione legato all'albo di specializzazione. Per il futuro il Consiglio nazionale è al lavoro per valorizzare la centralità di ambiti in cui i dottori commercialisti sono attori esclusivi: “Alcune funzioni noi le svolgiamo da soli. Penso ai collegi sindacali, dove nel 90% dei casi siedono solo dottori commercialisti. O un'altra esclusiva di fatto data dalle competenze in ambito giudiziario. Non c'è bisogno di esclusive per legge ma il riconoscimento di queste competenze è arrivato dal mercato”.
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