A partire dal 2 dicembre 2024, le aziende in possesso di un marchio registrato o attivamente utilizzato per più di cinquant'anni, che prevedono di cessare il loro utilizzo, sono tenute a comunicarlo al Mimit.
Infatti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in attuazione della Legge sul Made in Italy (n. 206/2023), ha reso operativa la tutela sui marchi di significativo interesse nazionale, evitando la loro estinzione.
Lo prevede il decreto del Capo del Dipartimento per le politiche per le imprese – del 28 ottobre 2024 - pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 260 del 6 novembre 2024.
Vediamo innanzitutto cosa ha disposto la legge n. 206/2023 in materia di valorizzazione, la promozione e la tutela del made in Italy, all’articolo 7 per i marchi di particolare interesse e valenza nazionale.
L'obiettivo è preservare il valore dei marchi storici del Made in Italy, che vantano almeno cinquant'anni di esistenza e sono noti per la loro importanza. Questi marchi sono impiegati nella vendita di prodotti o servizi forniti da aziende di produzione nazionale di alto livello, strettamente legate al territorio italiano.
Qualsiasi impresa che detiene o ha la licenza di un marchio registrato da almeno cinquanta anni, o può dimostrare un utilizzo continuativo del marchio per lo stesso periodo di tempo, deve comunicare preventivamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy se intende cessare definitivamente le sue attività.
Nell'avviso, l'impresa deve fornire dettagli specifici sul piano di cessazione delle operazioni, inclusi i motivi economici, finanziari o tecnici che la costringono a terminare le attività.
In relazione a quanto sopra, per proteggere i marchi di significativo interesse nazionale e prevenire la loro scomparsa, mantenendone la continuità, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha la facoltà di assumere senza costi la proprietà del marchio, a condizione che questo non sia stato venduto a pagamento dall'impresa detentrice o dalla licenziataria.
Qualora i marchi risultino inutilizzati da almeno cinque anni, il Ministero delle Imprese e del made in Italy può depositare una domanda di registrazione del marchio a proprio nome.
Per i marchi suddetti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha il permesso di utilizzo unicamente per il beneficio di imprese, incluse quelle estere, che vogliano fare investimenti in Italia o spostare le loro produzioni estere sul territorio italiano.
Con decreto del 3 luglio 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha definito le procedure che le imprese devono adottare in due situazioni specifiche:
Il testo del decreto 3 luglio 2024 specifica i processi di comunicazione richiesti al Ministero, e stabilisce i criteri e le condizioni secondo cui il Mimit può assumere la proprietà dei marchi o autorizzarne l'uso a nuovi enti, garantendo così la continuità e la tutela di questi importanti simboli dell'industria italiana, in conformità alle nuove normative legislative.
Dunque, al fine di garantire la continuità e la valorizzazione dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale nel contesto produttivo italiano, vengono indicate due modalità:
Le aziende in possesso di un marchio registrato o attivamente utilizzato per più di cinquant'anni, che prevedono di interrompere il loro utilizzo, sono tenute a comunicare il loro intento di chiusura alla Direzione generale – indirizzo DGIND@pec.mimit.gov.it - almeno sei mesi prima della cessazione effettiva. Questa comunicazione si realizza mediante la presentazione di un “progetto di cessazione dell'attività”.
Ciò si applica dal 2 dicembre 2024.
Il piano di cessazione dell'attività deve essere compilato seguendo il modello allegato 1 del decreto del Mimit del 28 ottobre 2024.
Di seguito le tempistiche.
Entro tre mesi dal ricevimento del piano, la DGIND valuterà se il marchio soddisfa i criteri di interesse e rilevanza nazionale e comunicherà i risultati all'indirizzo PEC fornito nel modello di presentazione. |
Se la DGIND non risponde entro tre mesi, si presuppone che non ci sia interesse da parte del Ministero a prendere in gestione il marchio |
Nel caso in cui la DGIND esprima interesse a rilevare la titolarità del marchio, intraprenderà immediatamente le azioni necessarie con l'impresa per preparare l’atto di cessione. |
Il progetto deve contenere:
Un'azienda, sia essa locale o internazionale, che desidera fare investimenti in Italia o trasferire le sue operazioni produttive dall'estero può fare una richiesta ufficiale per l'uso di uno o più marchi divulgati.
Tale domanda deve essere indirizzata all’Unità di missione (umasi@pec.mise.gov.it), indicando gli elementi informativi inerenti il progetto di investimento, con particolare riferimento alle ricadute occupazionali, seguendo il formato di cui all'Allegato 2 del decreto 28 ottobre 2024.
Tuttavia, questo contratto di licenza si risolve automaticamente, anche prima del suo termine naturale, nel caso in cui l'impresa interrompa le sue operazioni o trasferisca le sue unità produttive fuori dai confini nazionali.
La verifica di questo avviene imponendo all'impresa licenziataria di trasmettere una relazione semestrale sul rispetto di tali prescrizioni, all’indirizzo PEC umasi@pec.mise.gov.it.
L'UMASI può effettuare anche verifiche in loco presso gli stabilimenti sul territorio nazionale dell'impresa licenziataria.
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