La commissione Bilancio della Camera ha approvato gli emendamenti della Manovra correttiva, DL 50/2017, su:
Non è una vera tassa, la web tax transitoria si traduce in una cooperative compliance: attraverso accordi preventivi con le Entrate le aziende del web, con fatturato consolidato di oltre 1 miliardo di euro, potranno riconoscere di avere una stabile organizzazione in Italia ed evitare così successive contestazioni.
D'altro canto, una tassa avrebbe bisogno di un accordo preventivo con gli altri Paesi Ue.
Se da un lato la Commissione boccia le proposte di tirare fuori i professionisti dall’estensione del meccanismo dello split payment, dall'altro promuove la riduzione, attraverso l’eliminazione di alcuni passaggi intermedi, da 90 a 65 dei giorni per l’erogazione dei rimborsi Iva in conto fiscale. Questo a partire da gennaio 2018.
Saranno più leggere le sanzioni per chi sbaglia i calcoli o paga in ritardo: un criterio ad hoc li distinguerà da chi resta inerte.
Inoltre, sarà possibile detrarre le imposte pagate all'estero.
La stretta sulla detrazione Iva - “il diritto alla detrazione dell’imposta relativa ai beni e servizi acquistati o importati sorge nel momento in cui l’imposta diviene esigibile ed è esercitato al più tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto” - e sui termini di registrazione delle fatture di acquisto, partirà dalle fatture e bollette doganali emesse “dal 1° gennaio 2017”.
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