Manovra 2018 Fiducia del Senato al maxiemendamento

Pubblicato il 01 dicembre 2017

La Manovra finanziaria 2018 ha ottenuto il via libera al Senato.

Il 30 novembre il Governo ha incassato la fiducia sul maxiemendamento depositato a Palazzo Madama, con 149 favorevoli, 93 no e nessun astenuto.

Dopo l'ok alla nota di variazioni al bilancio approvata dal Consiglio dei ministri, in serata è stata la volta del sì definitivo alla legge di Bilancio (136 sì e 30 no), che si compone di un solo articolo e 686 commi.

Il testo è atteso ora in seconda lettura alla Camera, dove l’iter dovrebbe essere avviato in commissione Bilancio martedì 5 dicembre per concludersi in tempo per portare il provvedimento in Aula il 19 dicembre.

Il premier Paolo Gentiloni ha affidato ad un tweet la sua soddisfazione per la conclusione positiva della passaggio al Senato: «#Senato Primo via libera alla legge di bilancio. Risorse per il lavoro dei giovani, la lotta alla povertà, le imprese 4.0, il rinnovo dei contratti statali, le famiglie, gli investimenti. Fiducia per la crescita».

Secondo la relazione tecnica al maxiemendamento, le correzioni approvate al Ddl di bilancio impattano per circa 250 milioni nel 2018 anche se lasciano di fatto invariati i saldi della Manovra, in quanto saranno coperti principalmente attingendo alla dotazione del Fondo per le esigenze indifferibili.

Novità della Legge di bilancio 2018

Anche se l’approvazione al Senato c’è stata, il Governo potrebbe avere in serbo ancora alcuni ritocchi al Ddl di bilancio, che se necessari saranno presi in sede di rilettura in Aula della Camera. La rassicurazione è giunta dal viceministro Enrico Morando.

Tra questi, il nodo del cosiddetto bonus bebè sul quale si è concentrata gran parte della discussione delle ultime ore, dopo la decisione di renderlo strutturale, decurtandolo però di molto rispetto al passato (80 euro nel 2018 e 40 euro a partire dal 2019).

Per rassicurare tutti coloro che non avrebbero votato a favore se non fosse stata ripristinata la durata triennale dell’agevolazione per ogni figlio o bambino adottato, il viceministro Morando ha detto che se il bonus “dovrà essere aggiustato, alla Camera lo sarà perché il governo condivide la scelta” di intervenire su questo versante.

Anche sulla Web tax, così come delineata in Senato (al 6% a partire dal 2019) e sul ruolo delle banche come sostituti d’imposta, si è espresso Morando, che ha affermato: “Sappiamo che senza il contributo del sistema bancario e degli intermediari finanziari la web tax delineata non avrebbe potuto funzionare e per questo non abbiamo esitato ad introdurre l'ipotesi di un sostituto d'imposta. Siamo pronti a trovare una forma di compensazione perché sappiamo che abbiamo dato da svolgere agli istituti bancari un adempimento in più. Lo faremo con confronto alla luce del sole con le rappresentanze di questi istituti".

Da notare, poi, come la Manovra finanziaria per il prossimo anno abbia inglobato, grazie agli emendamenti approvati, oltre alle ben più note modifiche in tema di riforma delle pensioni e superticket anche una serie di agevolazioni che spaziano dal credito d'imposta per alleviare il carico fiscale delle imposte per le piccole librerie, al fondo per la promozione delle manifestazioni carnevalesche, dai fondi per i cosiddetti “bamboccioni” agli interventi per la valorizzazione culturale (teatro e canto).

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