Mamma chioccia, affido salvo

Pubblicato il 04 agosto 2008
La Cassazione decide sul genitore con problemi psicoligici e sul rapporto con il minore: in sentenza 20459, che porta la data del 25 luglio 2008, i giudici salvaguardano il figlio, lasciandolo alle cure della madre, purché non abbia già maturato gravi patologie a causa delle “problematiche materne”. La mamma “chioccia” che, anche quando il bambino è oramai grandicello, ha instaurato con lui un rapporto di osmosi e “co-fusione”, non perde comunque l’affidamento (sempre che egli sia in perfette condizioni fisiche e psichiche), a costo di sacrificare il rapporto con il padre. La ratio sta nella elementare constatazione che l’allontanamento possa provocare danni peggiori, anche in termini di conflitto con la figura paterna.
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