Magistro spiega l’iter del nuovo redditometro

Pubblicato il 15 marzo 2010

È Luigi Magistro, direttore Accertamento dell'agenzia delle Entrate, a spiegare l’iter per la definizione del nuovo redditometro che verrà sperimentato entro la fine del 2010. La fase progettuale, già impostata, porterà i primi modelli. Successivamente l’affinamento dello strumento prevede 4 fasi:

- subito dopo Pasqua sarà avviato un tavolo tecnico con professionisti e associazioni di categoria per arrivare in modo condiviso alla fase successiva;

- verrà elaborato il prototipo;

- conseguentemente verranno definite le regole;

- così potrà partire la sperimentazione sul campo entro la fine del 2010.

La nuova versione del redditometro segnerà l’eliminazione dei coefficienti, verranno messi da parte caravan, roulotte e cavalli, dovrà essere uno strumento semplice alla portata di qualunque contribuente: si presenterà come un’indicazione della quota che il Fisco si aspetta dal soggetto che ha investito o speso somme di particolare importo.

Si caratterizzerà per l’idoneità a misurare la reale capacità di spesa del contribuente relativamente al reddito dichiarato, completando il quadro fatto con la rilevazione del solo possesso di beni e la considerazione degli investimenti (ipotetici valori o coefficienti), con l’allontanamento della logica basata solo sul possesso e l’avvio della logica di considerare composizione del nucleo familiare, valori reali e elementi di spesa effettiva. Per far ciò, il direttore Magistro ha dichiarato che lo strumento aggiornato poggerà su molti più elementi e si baserà su un metodo statistico-matematico atto ad individuare relazioni tra il notevole numero di elementi da considerare e la capacità reddituale del contribuente.

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