Maggiorazione dei costi in vista per i revisori
Pubblicato il 26 gennaio 2010
L'articolo 29 della direttiva europea 43/2006/Ce prevede che i revisori legali e le imprese di revisione legale siano sottoposti, almeno ogni sei anni (ogni tre se svolgono la revisione legale su enti di interesse pubblico), a controlli della qualità, tramite la verifica dei documenti di revisione, della conformità ai principi di revisione e ai requisiti di indipendenza, delle risorse investite, dei corrispettivi introitati e del sistema di controllo interno della qualità.
A pagare questi controlli, emerge dalla lettura relazione tecnica di accompagnamento al Decreto legislativo di attuazione, saranno gli stessi controllati: ciascun iscritto nel registro dei revisori legali pagherà, secondo il calcolo dell’Economia, un contributo per il processo di controllo della qualità da un minimo di circa 50 a un massimo di circa 5 mila per le società di revisione legale di maggiori dimensioni.
La norma in oggetto è del tutto nuova per la categoria, in quanto non è previsto dall’ordinamento attuale alcun controllo esterno. Non è così per le società di revisione iscritte all’albo tenuto dalla Consob: la normativa italiana è allineata già con le regole Ue in quanto la Consob è deputata alla vigilanza almeno triennale sull’attività di tali società.